I Dragoni di Parte Guelfa svolgono spesso servizio di salvaguardia ambientale nel grande parco del magnifico Castello di Sammezzano, tra i più vasti della Toscana, il quale venne fatto costruire a metà dell’Ottocento dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, sfruttando terreni agricoli attorno alla sua proprietà e una ragnaia di lecci. Il grande mecenate, oltre a realizzare ambienti interni incredibilmente decorati, fece piantare una grande quantità di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, mentre l’arredamento architettonico fu realizzato con elementi in stile moresco quali un ponte, una grotta artificiale con statua di Venere, vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto.
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L’Arciconfraternita di Parte Guelfa esprime grande cordoglio per la scomparsa del Confratello Luca Palandri, Cavaliere Onorario di Parte Guelfa e responsabile dell’Ufficio Cerimoniale del Comune di Firenze, e partecipa sentitamente al grave lutto della sua famiglia per la prematura e drammatica scomparsa. Siamo sinceramente sconvolti dalla grave perdita e fraternamente commossi in questo momento di grande sconforto. Volto amico a Palazzo Vecchio, fiorentino autentico, funzionario sempre sorridente, sensibile e disponibile, Luca Palandri ha servito in modo sempre attendibile e con grande perseveranza l’istituzione comunale per tutta la sua carriera e anche nella malattia. Nel 2018 era stato meritatamente insignito insieme alla collega Francesca Dell’Aria del cavalierato onorario di Parte Guelfa.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa in segno di rinascita e di lotta contro la pandemia ha celebrato e riportato in auge la magnifica tradizione fiorentina dell’Incoronazione del Marzocco. Parte Guelfa, sempre intenta a recuperare e valorizzare le tradizioni di libertà, ha ripristinato e celebrato oggi, nella prima ora del 24 Giugno 2020 rispettando le restrizioni imposte dalle autorità per l’epidemia, l’antichissima e tradizionale cerimonia denominata Incoronazione del Marzocco, realizzando sobriamente, in Piazza della Signoria a Firenze, una lunga guardia d’onore ed il gesto di solenne conferimento della corona alla statua del Marzocco di Donatello come riconoscimento di sovranità e di vittoria sulle avversità dei tempi. Protagonisti della tradizione sono stati il Console Luciano Artusi ed i Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa ammantati nel loro bel mantello verde bruno in uso fin dal XIII secolo.
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Arcivescovo di Perugia e Cappellano Onorario di Parte Guelfa, ha inviato ai Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa una benedizione ed un incoraggiamento a perseverare nella fondamentale opera di salvaguardia ambientale in questi tempi difficili usando parole di fede e speranza: “La casa che Dio ci ha dato la stiamo purtroppo distruggendo a causa del mancato rispetto per l’ambiente e ciascuno di noi può fare la sua parte. Il giardino preparato da Dio per l’uomo e la donna che aveva creato “a sua immagine e somiglianza” era un paradiso di serenità e letizia, nel quale il Creatore “passeggiava” accanto alle sue creature mentre muovevano i primi passi nel cammino della vita. Il giardino era il simbolo di tutto il mondo, affidato da Dio alle mani dell’uomo affinché ne esplorasse le nascenti energie e le valorizzasse orientandole al bene dell’umanità. Quando l’uomo voltò le spalle al suo Creatore per avventurarsi con le proprie forze nell’immensità del cosmo si trovò ad attraversare da solo il cuore della terra. Ed ebbe paura, perché non conosceva l’origine e non prevedeva il futuro del grande regno della natura”.
Parte Guelfa è rinata nel XXI secolo come frutto e concreta applicazione dell’enciclica Laudato Si’ e ne è portatrice dei valori ecologici ed etici attraverso un nuovo approccio ai problemi ambientali, con l’introduzione del concetto dello sviluppo sostenibile, di uno sviluppo che “soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Parte Guelfa si pone l’obbiettivo di assumere un ruolo strategico e divenire forza specializzata nella difesa del patrimonio forestale, del paesaggio e dell’ecosistema assolvendo con efficacia, grazie alla passione e ad una preparazione tecnico-scientifica, i servizi utili al rispetto delle norme nazionali e internazionali.
Un singolare fatto di cronaca trecentesca, avvenuto in prossimità di Orsanmichele da parte di un leone uscito dal serraglio di Piazza San Giovanni, nei pressi della Torre del Guardamorto degli Adimari, dove ora sorge la Loggia del Bigallo, lasciato inavvertitamente aperto, dette luogo a momenti di grande paura che coinvolsero tutta la città. Il feroce leone dalla fulva criniera mentre passeggiava liberamente per Via dei Calzaioli, ebbe modo di prendere fra le branche un ignaro bimbetto di nome Orlanduccio, orfano di padre il quale, allorché tutti scappavano in preda al terrore, rimase a giocare ignaro del pericolo. Quella che poteva finire in tragedia ebbe però una lieta conclusione: la madre di Orlanduccio, incurante del pericolo, corse piangendo verso la fiera e, agguantato il figlioletto, lo portò via fra la meraviglia degli astanti. Ed il leone? In effetti, si limitò a lasciare la presa e a guardare indifferente cosa avveniva intorno a lui.
Il 6 giugno 1608, all’età di 77 anni, si spegneva a Firenze Bernardo Buontalenti. Fu uno dei geni fiorentini più poliedrici: architetto, pittore, scultore, ingegnere, scenografo e perfino gastronomo. Scampato da ragazzino al crollo della sua casa in Costa San Giorgio, che lo lasciò prematuramente senza famiglia, fu di fatto adottato dal Granduca Cosimo I de’ Medici, alla cui corte divenne allievo di Vasari e Salviati, oltre a crescere in sintonia con il figlio di Cosimo, il futuro Granduca Francesco I. Con Giorgio Vasari collaborò ai più importanti cantieri granducali, fra i quali quelli per il Palazzo degli Uffizi e per il Giardino di Boboli e, alla sua morte, gli succedette come architetto granducale.
Parte Guelfa, Comune di Firenze e Federazione Italiana Sport Equestri, con una decisione sofferta ma unanime, hanno stabilito di annullare le edizioni della Giostra del Giglio e della Giostra di Madonna Libertà del 2020 che si sarebbero tenute in Piazza Santa Croce e di rimandarle al 2021. Le giostre rinascimentali fiorentine sono feste di popolo e in questo momento, a causa della pandemia, non potrebbero essere vissute con adeguata partecipazione ed inoltre il necessario controllo sul distanziamento sociale ne renderebbe impossibile la gestione. La decisione è stata adottata tra l’assessore alle tradizioni popolari di Firenze Andrea Vannucci, il responsabile nazionale per gli eventi storici di FISE Goffredo Pasquini, il Consiglio di Credenza di Parte Guelfa, le Priore ed i Capitani delle Compagnie di Quartiere di Firenze.
Parte Guelfa esulta per la prima edizione della “Settimana della natura”: sette giorni in cui si concentrano alcuni degli appuntamenti internazionali più rilevanti e simbolici che riguardano la conservazione della natura, e che il Ministero dell’Ambiente intende rilanciare, dalla valorizzazione dei beni culturali nei parchi alla tutela della biodiversità, dalla protezione delle api e delle tartarughe alla promozione del turismo sostenibile. Si comincia con la ‘Giornata internazionale dei musei’: un’opportunità per conoscere i numerosi beni culturali presenti nei nostri parchi attraverso il portale dedicato del Ministero e attraverso questo scoprire o riscoprire i beni architettonici e artistici, quelli archeologici, i musei, le biblioteche e gli altri importanti luoghi di cultura presenti.
E’ cosa nota il rapporto di San Giovanni Paolo II e la Natura, l’Ambiente, il Creato. Nel celebrare il centenario dalla sua nascita, Parte Guelfa riporta alla luce le sequenze, viste più volte e ormai nell’immaginario collettivo, del Papa immerso nel verde. Il bastone come appoggio, il cappello bianco e quello sguardo perso nella contemplazione dell’Infinito. L’uomo Karol ha da sempre vissuto questa “simbiosi” con la Natura, da quando era semplice sacerdote in Polonia. Come Pontefice più volte ha espresso la sua attenzione all’argomento dell’Ambiente, e lo ha fatto in diverse occasioni. Ufficiali e non ufficiali. In questo excursus sui pontefici e la Natura – che stiamo compiendo da giorni – è interessante passare in rassegna le parole che il papa polacco ha avuto modo di riservare su questo argomento che grazie a Papa Francesco con la sua Enciclica Laudato Si’ sta sempre più interessando non solo l’opinione pubblica, ma tutta le classi dirigenti per poter prendere responsabilmente decisioni a favore di una miglior rapporto tra Uomo e Ambiente. La selezione non è stata facile, bisogna ammetterlo, visto il suo lungo pontificato.