Parte Guelfa esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità il Papa Emerito Benedetto XVI. Grande evangelizzatore e fine teologo che aveva umilmente servito tutto il pontificato del suo Santo predecessore, legittimando per continuità pastorale il suo ministero esercitato fino a febbraio del 2013. Aveva improntato il suo pontificato con autentico “spirito paolino” dedicandosi con particolare dedizione nell’opera di riunificare la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo ripartendo dal dialogo con il mondo cristiano Ortodosso e tutte le Chiese Orientali, nella certezza che la condivisione dovesse radicarsi nel “primato assoluto” del messaggio univoco di Cristo su ogni altra cosa e interpretazione.

Unificazione dei cristiani che non poteva prescindere dal “fare fronte comune” contro i mali del nostro tempo quali il nichilismo e il relativismo, così pure dalla globalizzazione selvaggia, dall’individualismo e dall’edonismo spirituale al consumismo di massa. Come questa sera ha voluto ricordare Papa Francesco in occasione del Te Deum di ringraziamento: “in questo momento, il pensiero va spontaneamente al carissimo Papa emerito Benedetto XVI che questa mattina ci ha lasciato. Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. E sentiamo nel cuore tanta gratitudine, per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata. Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della Chiesa”.

Preghiera, dedizione e amore per quella “tradizione” morale cristiana non negoziabile, dai principi universalmente riconosciuti, pilastri fondamentali che accompagnano fedelmente tutti i cavalieri e le consorelle di Parte Guelfa nelle loro opere, nel ricordo di quella frase che Egli pronunciò alla sua prima apparizione post elegendi, ovvero quella di sentirci sempre “umili operai nella vigna del Signore”.

 

Autore

Massimiliano Pulvano Guelfi