Ettore Bernabei è stato un grande fiorentino, una persona esemplare per l’alto senso di moralità civile, per capacità politica e imprenditoriale, il quale ha dimostrato che possiamo seguire con passione e coraggio i nostri sogni, costruendo una realtà di unità dell’uomo con l’uomo. A questo serve il coraggio: a costruire. C’è sempre un sottile filo invisibile che coniuga quel che è stato ieri e l’oggi. Ed è negli otto figli di Ettore Bernabei che continua la sua testimonianza, la condivisione dei suoi valori. Il primogenito Marco è medico, il secondogenito Roberto, geriatra divenuto in questo anno 2021, “l’Archiatra” il medico personale di Papa Francesco.

La terzogenita Matilde, è stata giovanissima assistente di Mario Schimberni, Amministratore Delegato delle Ferrovie. Successivamente Matilde è subentrata al marito Gianni Minoli alla Presidenza della Lux Vide, la casa di produzione televisiva e cinematografica fiore all’occhiello di Ettore Bernabei. Laura quartogenita, stilista e moglie di Emanuel Ungaro, Andrea quintogenito, responsabile relazioni istituzionali di A2A, la multi-utility italiana, che opera nei settori ambiente, energia, reti e tecnologie. Paola sestogenita, giornalista, purtroppo deceduta prematuramente all’età di 46 anni. Giovanni settimo figlio, ex dirigente della società Autogrill ed oggi manager di Lux Video; “custode” della memoria di Ettore Bernabei. Luca ultimogenito, produttore cinematografico.

Ed è Giovanni Bernabei che in questo anno 2021, centenario della nascita paterna, ha portato in tutte le città italiane la presentazione del libro del giornalista Piero Meucci: “Ettore Bernabei; il primato della politica”. La testimonianza condivisa per ricordare e far conoscere alla generazione odierna, un uomo che è stato uno dei grandi maestri del giornalismo, successivamente divenuto Presidente della RAI la prima televisione italiana. Colui che ha scoperto volti noti, tra cui Enzo Biagi e Umberto Eco. Bernabei ha lavorato attivamente in politica con Amintore Fanfani, Aldo Moro, Giorgio La Pira ed Enrico Mattei: spesso orientandone scelte e strategie. Presidente dell’Italstat, la società finanziaria del Gruppo IRI, che operava nel campo della progettazione e costruzione delle grandi infrastrutture.

Ettore Bernabei ha dato vita a uno straordinario sodalizio intellettuale tra i leader dei quali condivideva filosofia e politica: due fondamentali strumenti per capire il mondo, ma sempre atti per il bene comune. Ed è proprio questo concetto che ha avvicinato Giovanni Bernabei alla Parte Guelfa, che lo ha investito Cavaliere insieme al padre Ettore, addobbato alla memoria. Giovanni Bernabei viene ad aggiungere il suo contributo come Confratello per il compimento degli scopi statutari dell’antico Ordine di Parte Guelfa, che in primis ha la missione di salvaguardia ambientale conferitagli da Cosimo I de’ Medici nel 1549. È il concetto di bene comune verso la comunità che unisce Dame e Cavalieri di Parte Guelfa, è il privilegio di fare per essa tutto quello che ci è possibile. Giovanni Bernabei ha aderito con sincera partecipazione e cavalleresca umiltà offrendo la sua testimonianza personale e familiare.

 

Autore

Elena Tempestini

 

Foto

Lulu Dorneanu, Gabriele Mantellini