Come ogni anno, da 756 anni, il 26 del mese di Febbraio l’Ordine di Parte Guelfa celebra la Cerimonia delle Insegne, in memoria del benevolo atto di gratitudine di Sua Santità Papa Clemente IV che volle ricompensare i cavalieri guelfi per il determinante contributo offerto alla vittoria nella battaglia di Benevento, combattuta il 26 Febbraio 1266, contro Manfredi di Svevia, ottenendo la l’approvazione papale al sodalizio dei Cavalieri di Parte Guelfa, successivamente nominato Ordo Partis Guelfae. Nella monumentale Chiesa di Orsanmichele, Rettoria della Parte Guelfa sin dalla sua consacrazione, monsignor Vasco Giuliani, Cappellano Maggiore dell’Ordine, ha celerato la Santa Messa alla presenza del Console Luciano Artusi, del Capitano Generale Andrea Claudio Galluzzo e di una rappresentanza dei Confratelli e delle Consorelle dell’Arciconfraternita.

Le parole delle Sacre Scritture della Liturgia del giorno sono state l’occasione, per monsignor Giuliani, di sottolineare e ribadire con voce forte e sicura il messaggio di pace e di uguaglianza che ci arriva dal Santo Vangelo, in un momento di grande paura e sgomento causato da una guerra scoppiata alla fine di un’altra guerra: un virus può essere sconfitto da un vaccino, mentre non esiste un vaccino per sconfiggere la cattiveria degli uomini. Monsignor Giuliani ci ha invitati a pregare e ad impegnarci in ogni nostra azione per la pace, ogni giorno della nostra vita: Dio ci ha donato la vita, la libertà e il creato in cui operare per il bene comune; noi abbiamo il dovere di meritare tutto questo in un abbraccio fraterno coi nostri simili, i nostri fratelli che vivono sotto il nostro stesso cielo.

Il mantello verde bruno della Cavalleria di Parte Guelfa, che secoli fa è stato un mantello di guerra, oggi è un mantello di pace, il simbolo providenziale di un impegno quotidiano di fratellanza, di uguaglianza, di amore per il Prossimo e per la custodia del Creato che la Parte Guelfa rinnova nel 2022 nel solco dell’incarico ricevuto dal Granduca Cosimo I dei Medici nel 1549. Monsignor Casaroli, nel 1982, definiva l’idea di cavalleria come un impegno quotidiano nel “combattere il male, difendere il debole e l’oppresso contro l’ingiustizia; mettere un freno all’arroganza del più forte. Coraggio, abnegazione e generosità. Saper sacrificare se stesso fino all’eroismo, fino alla morte se ci sarà bisogno”.

Dopo 756 anni l’Ordine di Parte Guelfa continua a celebrare il sodalizio di fratellanza a servizio del Creato e del Prossimo, seguendo la direzione indicata da Papa Francesco: Fratelli tutti!

 

Autore

Marco Crisci