La Storia della scherma, come sotto disciplina della Storia, non è mai stata trattata con il dovuto rispetto e serietà. I numerosi tentativi affrontati nel passato cioè negli ultimi centocinquanta anni, hanno dimostrato ampiamente che i loro autori non riuscivano ad avere uno sguardo neutrale, anzi, fuorviavano spessissimo nelle loro teorie e ricostruzioni con il preciso intento di abbracciare una filosofia o scuola di pensiero schermistico. Per questo in svariati casi si notano presenze sovrastanti di scuole francesi, o inglesi, o tedesche, a volte omettendo colpevolmente quelle italiane. Si produceva in tal modo l’effetto contrario a quello voluto cioè quello di non riuscire a dare ai lettori una valida ricostruzione dei fatti storici e quindi uno sguardo globale, o se vogliamo orizzontale di questa storia dell’uomo che ha a che fare con la scherma. Più facile invece la storia dell’equitazione, che poggia i suoi successi equestri su capiscuola indiscussi, che nei secoli si sono via via succeduti e hanno regalato alla disciplina un continuum patristico, se mi è concessa tale definizione, che la scherma purtroppo non ha mai avuto.
In questa mia ricerca dai caratteri proustiani, ho voluto adottare un metodo diverso dai miei predecessori, facendo lo sforzo di periodizzare la scherma e l’equitazione, per dare notizie relative a questi due grandi mondi che nei secoli sono andati di pari passo e solo con l’avvento della guerra meccanizzata si sono separati in modo definitivo. Sebbene la manualistica celebre non presenti connessioni fra le due aree, una ricerca più approfondita ha invece prodotto un considerevole numero di notizie che sono quindi confluite in questo primo volume della Storia della scherma. La mia intenzione è quella di riuscire completarla del tutto, secondo un piano che parte dal medioevo e arriva ai giorni nostri, facendola seguire, a tempo debito, da una Storia dell’equitazione che di certo riserverà notizie e scoperte formidabili, come già si evince da questa Storia della scherma a cavallo.

Il mondo occidentale, e quello arabo, ma anche il Centro America, hanno rivelato notizie interessanti e validi spunti di ricerca che altri studiosi potranno di certo integrare in futuro. Questo studio tocca quindi temi antropologici, pone questioni fontuali, guarda all’Europa, ma anche all’Oriente, quello vicino che è di certo di grandissima importanza con la furûsyya e dal quale sono certo emergeranno notizie in futuro, che mi auguro di poter conoscere quanto prima. E infine le armi e la tecnica. Queste sono esaminate per sommi capi più per non tediare il lettore con disquisizioni complesse e anche anacronistiche, ma che l’esperto saprà apprezzare. Infine, non perché non sia importante, c’è una bibliografia di settore suddivisa in aree geografiche, cosicché il lettore potrà ampiamente approfondire il tema a suo piacimento.

Titolo: La scherma a cavallo
Autore: Fabrizio Orsini
Editore: Accademia nazionale di scherma editore – Napoli
Pag. 119
Prezzo: 19€
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Fabrizio Orsini