Parte Guelfa si congratula col Confratello Carlo Calcagni per la magnifica tripletta d’oro agli Invictus Games. Quelle medaglie sono “di tutti e per tutti”. Sono tre medaglie d’oro, immense come il suo grande cuore che batte per esortare chi vive le difficoltà e la disperazione a reagire e non arrendersi. Con la delegazione del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), in rappresentanza dell’Italia, il colonnello Carlo Calcagni, Cavaliere di Parte Guelfa, ha firmato un’altra eccezionale tripletta d’oro in questa quinta edizione degli Invictus Games, l’evento sportivo svoltosi in Olanda e dedicato ai veterani di guerra che hanno contratto disabilità permanenti, in servizio o per causa di servizio. Un risultato a dir poco eccezionale che fa il bis, seppure con diversità di discipline sportive, al lauto bottino del super Colonnello già conquistato nell’edizione di Orlando, in Florida, nel 2016.

Gli atleti di estrazione militare provenienti da ogni parte del mondo si sono cimentati in più discipline sportive. Dall’atletica al ciclismo, dal lancio del peso al rugby in carrozzina, dal canottaggio indoor al tiro con l’arco, dal nuoto al power lifting, lo sport si è adattato ad ogni disabilità, per superarla e per includere. Triplo podio d’oro, dunque per il Colonnello Carlo Calcagni: nell’atletica, dove si è classificato primo nella prova dei 400 metri piani e nel ciclismo (categoria triciclo recumbent) dove ha battuto tutti gli avversari, sia nella prova contro il tempo, sia nella gara in linea. Onore al merito. Davvero super l’eclettico Calcagni, abituato da sempre a parlare con i fatti, prima che con le parole.

Per questa edizione degli Invictus Games, rinviata nel 2020 a causa della pandemia, Calcagni si era preposto un obiettivo ben preciso: “Voglio testimoniare al mondo intero il grande potere dello sport nel recupero psicofisico dell’individuo, sia come supporto per la riabilitazione motoria, sia come forte impulso motivazionale a riprendere il comando della propria esistenza, sebbene messa a dura prova dalla sorte e dalla indicibile sofferenza”. L’esperienza di vita del Colonnello Calcagni ed i suoi straordinari successi sportivi, sono testimonianza forte, chiara, inequivocabile di quanto la resilienza sia una vera risorsa da coltivare in ogni circostanza ed in qualunque modo. Calcagni è l’esempio convincente che, se ci credi veramente, esiste per tutti una possibilità di vita appagante e possibile, anche oltre la disabilità, anche oltre le normali aspettative. In questa edizione degli Invictus Games “The Hague 2020”, appena conclusi, Carlo Calcagni si è misurato in diverse discipline sportive con eguali risultati da campione. È prerogativa solo dei grandi la capacità di andare oltre il terreno già esplorato e di farlo con quella innata classe cristallina che, per Carlo, significa anche e soprattutto forza interiore granitica, nel volere come nel fronteggiare le mille problematiche cliniche, burocratiche ed emotive, anche legate alle porte che sono state chiuse, ingiustamente, sulla sua faccia. Per la sua straordinaria esperienza di vita, Carlo conquista ogni giorno una medaglia, che non si appende al collo, ma si appiccica direttamente sulla pelle, dalla parte del cuore.

Carlo Calcagni e Gabriele Malquori

 

Autore

Gabriele Malquori