Il mondo delle redini lunghe piange la scomparsa di Antonio Di Sacco, l’uomo delle carrozze di San Rossore. Ho conosciuto Antonio verso la fine degli anni 70, periodo che richiedeva l’organizzazione capillare di tutto il settore equestre, partendo dalle basi fondamentali di eredità caprilliana mirate all’equitazione di Campagna e al Turismo Equestre. Antonio Di Sacco si attivò alla promozione di attività settoriali organizzando sessioni di esame per l’ottenimento di patenti e gare di E.C. nella provincia di Pisa, della quale fu presidente ANTE e in tutta la regione.

Le sue manifestazioni assunsero sempre un tono festoso e conviviale con pranzi e cene che lo portò ad essere conosciuto come “ i Cantiniere dell’a.n.t.e.”; più avanti nel tempo ebbe l’intuizione di organizzare un servizio a mezzo carrozze all’interno del Parco di San Rossore, magnifica tenuta Presidenziale ad oggi di competenza della Regione Toscana, con magistrale competenza è riuscito con il valido aiuto del figlio Federico a fornire con adeguate carrozze e affidabili cavalli uno stabile servizio per i numerosi visitatori del parco.

L’odierna piovosa giornata mi ricorda in similitudine climatica la giornata con carrozze di alcuni mesi fa in San Rossore, promossa dall’amico Mirko Belli per la compagine Auriga di Parte Guelfa, culminata in perfetto stile luculliano, occasione grata per avermi dato ancora una volta il piacere di poter abbracciare un amico, un amico del quale serberò indelebile ricordo. L’Arciconfraternita di Parte Guelfa si stringe in doloroso cordoglio verso la famiglia Di Sacco.

 

Autore

Alberto Bellini