Gianni Conti, nato a Nuoro quasi novanta anni fa, davanti alla casa di Grazia Deledda, prima donna italiana a vincere il premio Nobel per la letteratura italiana nel 1926. Ad appena diciotto anni, finiti gli studi superiori, si “innamora” di Firenze leggendo i libri dello storico dell’arte Bernard Berenson. Un amore così forte che lo accomunerà a Giorgio La Pira, che dalla Sicilia aveva sempre sentito il richiamo di vivere Firenze. Gianni Conti, nonostante le remore del padre, decide di trasferirsi a Firenze. Ed è qui che inizia la sua carriera politica. Conosce Nicola Pistelli, direttore della rivista “Politica”, leader storico della sinistra democristiana e Assessore di Giorgio La Pira. Gianni Conti in poco tempo diviene un collaboratore, un prezioso braccio destro di Giorgio la Pira, tanto che il Sindaco gli affiderà l’operazione “Strade Private”.

Il progetto aveva la finalità di asfaltare e rendere urbanizzate circa sessanta strade della periferia fiorentina: quale viale Calatafimi, via Michelazzi e molte altre del quartiere di Rifredi. La costruzione del Palazzetto dello Sport a Campo di Marte e la importante realizzazione del Viale Europa, avvenuta a spese interamente dei privati. Insieme a Giorgio la Pira si prese la responsabilità, perché “chi non fa non falla” dice il proverbio, di rendere Firenze una città sempre più moderna e meno periferica. Durante l’alluvione del 1966, con il Sindaco Piero Bargellini e il futuro sindaco Luciano Bausi, si trovarono a dover far fronte al coordinamento degli aiuti provenienti da tutto il mondo alla città alluvionata. Uomo politico, Gianni Conti è stato più volte Consigliere e Assessore. Assessore all’urbanistica, durante il quale periodo ha varato il piano Fiat-Fondiaria di Novoli e Castello che ha incluso il nuovo Palazzo di Giustizia. Assessore alla cultura e belle Arti della città di Firenze, portando per la prima volta in Italia la mostra di Gustave Klimt. Capogruppo della Margherita in Palazzo Vecchio, primo degli eletti nelle elezioni del Consiglio Comunale del 1990 e’ stato per tre volte Vice Sindaco: di Lando Conti, di Alessandro Bonsanti e di Giorgio Morales. Gianni Conti è anche scrittore, ha pubblicato due romanzi che prendono spunto dalla sua esperienza di pubblico amministratore: “L’Assessore” e “Quel diavolo di un Sindaco”. Nei romanzi di Conti c’è il racconto e la conoscenza minuta e perfetta, di quelli che sono i gradini e le leve dell’ascendere politico. Anche se di sfuggita, nelle pagine del romanzo compaiono figure importanti quali: Giorgio La Pira, Amintore Fanfani, Piero Bargellini, Ettore Bernabei, Antonio Zoli, padre Balducci, padre Turoldo eccetera. Non di meno Gianni Conti ha dimostrato il suo grande amore per la città di Firenze. Una capillare conoscenza delle sue piazze, delle sue vie, dei suoi vicoli e dei suoi numerosissimi monumenti. L’essere stato, Assessore all’Urbanistica, ha dato a Gianni Conti la possibilità di impadronirsi delle pieghe più minute della sua amata città di Firenze, soprattutto nei suoi risvolti artistici e museali. È editore da quasi quaranta anni della prestigiosa rivista il “Governo delle Idee”. Mensile sul quale hanno scritto le più argute penne della politica, dell’economia e della cultura. In un suo discorso, quale capogruppo della Margherita, Gianni Conti disse: “Strana e assurda sorte quella di Firenze. Avvolta in una robusta ed estesa rete di presenze culturali che per decenni sono state invidiate da città e nazioni; culla per tradizione e per elezione di situazioni che fanno cultura, quando deve manifestarle in modo organico, raccordarle fra di loro, metterle a confronto, coniugarle per un progetto comune che dia della città un immagine che produce e diffonde cultura, non approda allo scopo.” Parole che sono concettualmente vicine a quelle del suo mentore e maestro Giorgio La Pira, che vedeva in Firenze la possibilità di essere Annunciazione di un un impegno di umanità e di santità. Una città impegnata deve a convogliare gli sforzi di una vita tessuta di preghiera, di fortezza, di giustizia e di carità.

Andrea Claudio Galluzzo e Gianni Conti

 

Autore

Elena Tempestini