Domenica 13 Settembre 2020 la maggior parte delle aree versi urbane di Firenze sono state oggetto del monitoraggio offerto dallo Squadrone Dragoni, il reparto di Parte Guelfa specializzato in attività di salvaguardia ambientale. Parte Guelfa si preoccupa di esercitare il monitoraggio delle molte aree verdi cittadine ed in particolare di quei giardini del centro storico di Firenze che hanno spesso carattere monumentale in quanto la maggior parte di essi non si presta a fare da cornice ad allegre scorribande di turisti o, tantomeno, a picnic sull’erba.

Dragoni di Parte Guelfa a Torre San Niccolo’

Basti pensare all’Orto Botanico o al Giardino di Boboli nei quali certe abitudini sociali sono espressamente vietate. La protezione del Parco delle Cascine prende la maggior parte del tempo ma anche in Oltrarno vi sono giardini pubblici da tutelare come quelli del Lungarno Santarosa, del Giardino delle Scuderie Reali o del Giardino di Bobolino. Tutti sono ai limiti del centro storico e permettono di allontanarsi dal caos, rimanendo comunque vicini a diverse altre attrazioni cittadine, tra cui anche il Piazzale Michelangelo. Tra quest’ultimo e l’area di San Niccolò, seguendo la via dell’Erta Canina, si arriva al Giardino della Carraia, sconosciuto anche a molti fiorentini proprio per la sua posizione riparata.

Dragoni di Parte Guelfa sotto la statua equestre di Vittorio Emanuele II

Sempre fuori dal centro storico, in direzione di Via Bolognese, ci sono altri due giardini abitualmente frequentati dai fiorentini. Il primo è il Giardino dell’Orticoltura, con un bel prato ed un’area giochi per i bambini. A breve distanza c’è uno splendido parco con alberi secolari: è il giardino del Museo Stibbert che rappresenta un tesoro per i fiorentini insieme all’adiacente Giardino Baden Powell. Sempre vicino troverai anche il Parco di Villa Fabbricotti, altro esteso e stupendo parco pubblico.

Dragoni di Parte Guelfa a Piazzale Michelangelo

Parte Guelfa si preoccupa, coordonandosi con le istituzioni cittadine e metropolitane, di conservare questo essenziale patrimonio verde per le future generazioni.

 

Autore

Rita Sportolari