Lo scorso 26 Maggio 2024 si è tenuta l’escursione organizzata dalla Parte Guelfa alla Badia di Settimo ha rappresentato un’occasione significativa per coniugare la riscoperta del patrimonio storico con la promozione della mobilità sostenibile e la tutela ambientale. L’evento ha dimostrato come il passato e il presente possano dialogare attraverso iniziative che valorizzano il territorio, promuovendo un turismo attento all’ecologia e alla storia. Durante la giornata, il percorso naturalistico ha accompagnato i partecipanti lungo vie storiche e fluviali, offrendo una riflessione concreta sulle opportunità che la mobilità sostenibile può offrire al contesto metropolitano di Firenze.

L’escursione si è aperta con un itinerario che, partendo dalle Scuderie della Parte Guelfa al Visarno, ha condotto i partecipanti alla Badia di Settimo, attraversando un paesaggio che racconta secoli di storia e interconnessioni tra l’uomo e l’ambiente. Lungo il percorso, è stato possibile osservare il valore delle vie fluviali e delle piste ciclopedonali come strumenti fondamentali per un modello di mobilità più sostenibile. La relazione presentata durante l’evento ha sottolineato come le vie fluviali, in particolare l’Arno, abbiano avuto un ruolo strategico nella crescita della città, fungendo da arterie di comunicazione e commercio. Oggi, recuperare questi spazi significa promuovere alternative alla viabilità convenzionale, riducendo traffico e inquinamento, migliorando la qualità dell’aria e incentivando la fruizione turistica e culturale in modo responsabile.

Una volta giunti alla Badia di Settimo, dopo aver partecipato alla Santa Messa, è stato possibile visitare l’Abbazia, accolti e guidati da Don Carlo Maurizi e Alessio Venturini, che ci hanno mostrato e raccontato le scoperte derivate da importanti lavori di restauro e recupero della Badia che ne sottolineano la sua importanza storica ed il legame con la Parte Guelfa. Questo antico complesso monastico, fondato nel X secolo, ha avuto un ruolo determinante nella gestione amministrativa della Repubblica Fiorentina, custodendo i sigilli ufficiali e il tesoro pubblico per lunghi periodi. L’abbazia, un tempo sotto la protezione dei monaci cistercensi, ha rappresentato un punto di riferimento non solo religioso, ma anche strategico e politico, grazie alla sua posizione lungo importanti vie di comunicazione. La sua connessione con la Parte Guelfa, che durante il Medioevo si occupava della difesa delle istituzioni repubblicane, sottolinea il legame tra il passato cavalleresco della città e l’attuale impegno per la conservazione del territorio.

Nel pomeriggio, l’intervento dei Dragoni della Parte Guelfa ha offerto uno spunto di riflessione sul ruolo moderno dell’Ordine nella protezione dell’ambiente e della cultura. Oggi, la Parte Guelfa porta avanti il suo impegno attraverso diverse attività:

– Monitoraggio e tutela del territorio, con azioni di monitoraggio di aree boschive e fluviali.
– Educazione ambientale, con progetti rivolti alla sensibilizzazione della comunità.
– Promozione della mobilità sostenibile, favorendo la promozione e il recupero di percorsi ciclopedonali e la valorizzazione di itinerari storici.

L’escursione ha dimostrato come il rispetto per la storia e la natura possano convergere in un’unica missione: preservare il patrimonio culturale e ambientale per le generazioni future.

 

Autore

Saul Rinaldi