Come da tradizione, Venerdì 19 Agosto 2022, si è tenuta a Serravalle Pistoiese la festa del patrono San Lodovico iniziata con la celebrazione della Santa Messa officiata da don Roberto Breschi con don Stanislaw Jakubczak e proseguita con la classica processione dedicata a San Lodovico, Patrono di Serravalle e della Parte Guelfa. I Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa hanno partecipato in uniforme solenne alle celebrazioni riunendosi presso la Cappella di San Lodovico annessa alla Pieve di Santo Stefano ed hanno avuto l’onore di scortare e portare la statua del santo patrono per le strade del meraviglioso borgo di Serravalle Pistoiese. Come ogni 19 Agosto, Parte Guelfa, attraverso la Compagnia di San Lodovico, ha dunque celebrato la solennità del santo patrono San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, nella sede naturale di Serravalle Pistoiese.

Presso la Pieve di Santo Stefano a Serravalle, in seguito alla cerimonia di condedicazione al patrono dell’antica Cappella del Santissimo Sacramento annessa alla Pieve di Santo Stefano tenutasi lo scorso Sabato 2 Aprile 2022 ad opera del Vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli, Priore Generale di Parte Guelfa, esiste un luogo di culto affidato alla cura della Compagnia di San Lodovico, ente di diritto canonico della Parte Guelfa, sotto la guida del Presidente Luca Amerighi, Capitano di Parte Guelfa, dell’assistente spirituale don Roberto Breschi, Cancelliere della Diocesi di Pistoia, e la collaborazione di don Stanislaw Jakubczak, sacerdote titolare della Parrocchia di Santo Stefano a Serravalle.

San Lodovico d’Angiò è dal 1318 Patrono della Parte Guelfa. Un santo umile il quale rinunciò al trono, e si fece francescano dell’Ordine dei frati minori. Nel corso dell’Omelia, tenuta da Don Roberto Breschi, Cancelliere della Diocesi di Pistoia, veniamo esortati a fermarci sulla parola “rinuncia” che il Santo Patrono Lodovico, fece di una vita agiata, rinunciando al trono di cui era erede legittimo. Mi sono tornate alla mente le parole del Santo Giovanni Paolo II, “non abbiate paura”, che si possono coniugare con “non abbiate paura di rinunciare per un qualcosa di più grande”; ed anche le parole del Beato Carlo Acutis “meno io più Dio”, e pure l’affermazione di Papa Francesco, acclamata oggi nella quale afferma: “i cristiani sono chiamati al compito storico della fraternità e dell’Amicizia sociale che non esclude nessuno” in altre parole “ non avere paura dell’altro, essere umili, rinunciare alla diffidenza, e cercare sempre l’amicizia e la concordia con ogni persona”. Ed infine, ma non per ultimo, “rinunciare a consumare in modo scriteriato le risorse del pianeta”. Rinunciare oggi, per lasciare domani, un mondo migliore. La nostra parte, la dobbiamo fare oggi.

 

Autori

Luca Amerighi e Gabriele Vaccaro