Parte Guelfa Jerusalem - Santo Sepolcro di GerusalemmeDa Gerusalemme, grazie all’Arciconfraternita di Parte Guelfa di Firenze, parte un messaggio di unità per tutti i cristiani perché tutti sono indistintamente “chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio”. Questo il tema tratto dalla Prima Lettera di San Pietro rilanciato dal Patriarca di Gerusalemme Fouad Twal durante l’ultima settimana di preghiera dedicata all’unità di tutti i cristiani. Il Patriarcato di Gerusalemme si lega all’Arciconfraternita di Parte Guelfa, costantemente e concretamente attiva nel vivere l’ecumenismo, e vi si affida per diffondere il messaggio di comunione tra tutte le identità cristiane. Nell’esperienza religiosa della Parte Guelfa la diversità si fa unità, la voce si fa unica nella preghiera.

 
Il dialogo ecumenico è basato sul diritto e sul dovere di esprimere, con serenità, la propria identità, evidenziando ciò che si è, quel che unisce o divide. Esporre con chiarezza le proprie posizioni non limita il dialogo ecumenico ma lo favorisce. Scende la sera sulla Città Santa, un caldo sole primaverile lascia il posto a una fresca nottata, ed è qui che, il 21 Aprile 2016, il Capitano Generale di Parte Guelfa Andrea Claudio Galluzzo viene accolto dal Patriarca Vicario di Gerusalemme Monsignor William Hanna Shomali che riceve per se stesso e per Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twall lo stendardo ed il diploma di nomina a Cavaliere Onorario di Parte Guelfa di Firenze.

 

Parte Guelfa Jerusalem - William Hanna Shomali Andrea Claudio GalluzzoWilliam Hanna Shomali, Patriarca Vicario di Gerusalemme e Andrea Claudio Galluzzo, Capitano Generale di Parte Guelfa

Gerusalemme, luogo all’origine del cristianesimo, è una città nella quale vivono ben tredici diverse comunità cristiane e dove, quotidianamente, si è alla ricerca di unità nella diversità aprendosi a tutte le forme di preghiera e di spiritualità cristiane. La Parte Guelfa è risorta a Firenze col medesimo proposito ecumenico e ripone speranza e fede nel “potere” della preghiera dove i religiosi e i laici si incontrano come in un pellegrinaggio quotidiano. Lo stesso accade a Gerusalemme, in vari luoghi della città: dalla cappella greco-ortodossa del Calvario alla cattedrale anglicana di San Giorgio, dalla cattedrale armena di San Giacomo alla Chiesa luterana per giungere alla Concattedrale cattolica di Gerusalemme, all’interno delle mura del Patriarcato Latino, dove la liturgia viene scandita dai canti in arabo.

Dobbiamo pregare e celebrare la nostra diversità! Questa, infatti, non è un ostacolo, ma una grazia di Dio. Le parole di Papa Francesco durante il suo incontro con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, quando insieme pregarono davanti al Santo Sepolcro, proprio per l’unità dei Cristiani, furono: “Quando cristiani di diverse confessioni si trovano a soffrire insieme, gli uni accanto agli altri e a prestarsi gli uni gli altri aiuto, con carità fraterna, si realizza un ecumenismo della sofferenza, si realizza l’ecumenismo del sangue, che possiede una particolare efficacia non solo per i contesti in cui esso ha luogo, ma, in virtù della comunione dei martiri e dei santi, anche per tutta la Chiesa”. Tanti i rappresentanti delle confessioni cristiane presenti nella Parte Guelfa così come a Gerusalemme, una testimonianza che la diversità, se vissuta nell’unità, può trasformarsi in un “dono”, secondo proprio le parole di Gesù: “Da come vi amerete tutti sapranno che siete i miei discepoli”. Le Consorelle e i Confratelli di Parte Guelfa vivono ogni giorno un ecumenismo cristiano puro e accogliente e, da adesso, hanno anche la benedizione e la partecipazione attiva del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

 

Parte Guelfa Jerusalem - Santo Sepolcro di GerusalemmeLo stendardo dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa sulla soglia della Tomba di Cristo
sotto la cupola dell’Anastasis nella Basilica Santo Sepolcro di Gerusalemme

 

 

 

 

Autori

Tommaso Conforti, Andrea Claudio Galluzzo

 

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