Successo per il pomeriggio di apertura del parco e della villa Ponchielli di Maggianico (Lecco), organizzato da Spring Run Lecco, insieme ad altre realtà locali come Archive’s Heritage, Circolo Fratelli Figini di Maggianico, Comunità Pastorale Beato Serafino di Chiuso e Maggianico, gruppo Alpini “Monte Magnodeno”, Officina Gerenzone, associazione Giuseppe Bovara – archivi di Lecco e della Provincia e i Cavalieri di Parte Guelfa (antica istituzione fiorentina). Un team di volontari che hanno coralmente risposto all’appello per cercare di restituire il bene monumentale, di proprietà comunale e da trent’anni condannato a un incomprensibile abbandono, all’intera comunità lecchese (e non solo) che ne dovrebbe essere orgogliosa detentrice. Quasi trecento persone hanno visitato la villa e il suo immenso parco accompagnate da numerosi volontari capitanati dall’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi.
Il percorso è stato organizzato in più tappe, ciascuna illustrata da studiosi e appassionati lecchesi: al laghetto con la grotta e le due cariatidi, a fianco del rustico neomedievale, Anna Maria Molinari (Archive’s Heritage) e Francesco Esposito hanno illustrato le origini della proprietà, fino a fine Ottocento tenuta agricola del “castellaccio” della famiglia Melesi di Ballabio. Nella suggestiva grotta “alla Ludwig” Carlo Polvara (Officina Gerenzone – Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa) ha richiamato il legame del luogo con la Valle del Gerenzone, attuato tramite la famiglia Gerosa Crotta che ne fu proprietaria dal primo Novecento. Nel pianoro esterno alla villa Enrico Bonaiti e Pietro Dettamanti (Associazione Giuseppe Bovara) hanno richiamato il contesto della Scapigliatura a Maggianico con i suoi principali protagonisti, fra cui Antonio Carlos Gomes e Amilcare Ponchielli. Ultima tappa è stata la villa, della quale sono stati aperti alcuni locali del piano terreno. Qui Francesco D’Alessio e Umberto Calvi hanno mostrato le condizioni in cui versa l’edificio che comunque potrebbe ancora essere agevolmente recuperato. 2La pulizia dell’androne ha rianimato la bella pavimentazione; i serramenti, originali dell’epoca di Ponchielli, necessitano invece di urgente intervento di restauro conservativo, così come le pareti e i soffitti che soffrono del distacco delle vecchie tappezzerie.
Parte Guelfa con le altre associazioni aveva collaborato, la settimana precedente, alla pulizia del parco invaso da sterpaglie e rovi oltre alla pulizia delle fontane stoiche e del laghetto rispondendo alla sua antica vocazione per la tutela ambientale e del territorio oltre che dei beni storici architettonici. In collaborazione con Officina Gerenzone poi Parte Guelfa ha avuto incarico dall’assessore di verificare la possibilità ricondurre le acque del torrente per riattivare fontane e laghetto.
Autore
Carlo Polvara