L’Arciconfraternita di Parte Guelfa, Sabato 4 settembre 2021, nell’anno del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta e nel giorno della Battaglia di Montaperti, si recherà in pellegrinaggio a Ravenna presso la Basilica di San Francesco e renderà solenne omaggio alla tomba di Dante Alighieri collocata nell’adiacente mausoleo. Il gesto simbolico esprime il desiderio di una definitiva pacificazione tra la Parte Guelfa e il suo figlio Durante degli Alighieri ingiustamente esiliato. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna ed è monumento nazionale; attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata “zona dantesca”. All’interno dell’area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco.A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri sono emersi finalmente i dettagli circa il mistero della sua sepoltura rimasto irrisolto per oltre cinque secoli. Nella Miscellanea della Soprintendenza si conservano due copie di atti notarili legati al ritrovamento nel 1865 delle spoglie mortali del “divino” poeta in una cassa di legno posta presso un convento francescano di Ravenna. Dante Alighieri fu sepolto a Ravenna nel 1321 in un sarcofago posto all’esterno della Basilica di San Francesco. Nei secoli successivi, di fronte alle pretese di Firenze che rivendicava le spoglie del suo poeta, i francescani trafugarono le ossa dello scrittore per nasconderle in una cassetta murata all’interno di un oratorio attiguo. Per secoli coloro che si recavano a visitare il sepolcro di Dante rendevano omaggio in realtà a una tomba vuota. Le ossa di Dante furono ritrovate per caso solamente il 27 maggio 1865, durante alcuni lavori fatti per le celebrazioni del poeta. La piccola cassa sembrò di scarso valore, ma fu uno studente, Anastasio Matteucci, a leggere l’iscrizione incisa che rivelò il suo contenuto prezioso. I resti furono poi sistemati nel tempietto eretto nel 1780 che oggi conosciamo come Tomba di Dante.

 

Autore

Luca Amerighi